Il primo vero progetto di Intelligenza Artificiale (AI) nasce nel 1943 grazie ai ricercatori Warren McCulloch e Walter Pitt, che proposero il primo neurone artificiale. Questa pietra miliare fu seguita dal lavoro dello psicologo canadese Donald Olding Hebb nel 1949, che realizzo una analisi dei collegamenti tra i dati provenienti dalla fisiologia del sistema nervoso con quelli relativi agli studi sul comportamento umano.
Verso la fine degli anni ’50, l’interesse per le reti neurali artificiali crebbe grazie anche a Alan Turing. Tuttavia, l’uso contemporaneo del termine “intelligenza artificiale” è da attribuire a John McCarthy, che nel 1956 organizzò un convegno al Dartmouth College di Hanover.
McCarthy sosteneva gia nel 1950 che: “Ogni aspetto dell’apprendimento o ogni altra caratteristica dell’intelligenza può essere descritta in modo talmente preciso da consentire la costruzione di una macchina in grado di simularla”.
Questi sviluppi storici hanno gettato le basi per l’evoluzione dell’AI, che oggi permea vari settori, dalla medicina alla finanza, migliorando l’efficienza e aprendo nuove frontiere di innovazione.